La programmazione ad oggetti

La programmazione ad oggetti (OOP – Object-Oriented Programming) è un paradigma di programmazione basato sulla concettualizzazione degli oggetti e delle loro interazioni. In OOP, gli oggetti rappresentano entità del mondo reale o astratto, e le loro proprietà e metodi sono definiti tramite una classe, che funge da modello o “blueprint” per creare gli oggetti.

In pratica, la programmazione ad oggetti consiste nella creazione di classi, che rappresentano un insieme di oggetti con proprietà e comportamenti simili. Queste classi definiscono gli attributi dell’oggetto (ad esempio, colore, dimensioni, prezzo) e i metodi (ad esempio, calcola il prezzo, modifica il colore), che rappresentano le operazioni che l’oggetto può eseguire.

Quando un programma viene eseguito, gli oggetti vengono creati a partire dalle classi, e le loro proprietà e metodi vengono utilizzati per interagire con altri oggetti o per eseguire operazioni specifiche.

Questo approccio alla programmazione consente di organizzare il codice in modo modulare, riusabile e facile da mantenere.

La programmazione ad oggetti è quindi un approccio alla programmazione che si basa sulla creazione di oggetti, classi e metodi per rappresentare e interagire con entità del mondo reale o concettuali.